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Gli aspiratori industriali sono uno strumento di vitale importanza per le aziende di qualsiasi  dimensione strutturale e compartimentale.

L’importanza di un corretto ricircolo dell’aria ed una corretta e stabile temperatura degli ambienti, è essenziale per la salute e il benessere dei dipendenti oltre che per la conservazione delle macchine e degli impianti.

Nei grandi ambienti di lavoro e nei capannoni industriali, l’energia impiegata è decisamente maggiore rispetto a quella utilizzata in edifici piccoli, risulta quindi, di fondamentale importanza che la temperatura rimanga costante, onde evitare che il surriscaldamento provochi danni ai macchinari e rischi per la salute dei lavoratori.

In questi casi i ventilatori industriali sono la migliore soluzione, perché consentono una temperatura costante interna dell’ambiente e salvaguardano l’area produttiva, evitando il surriscaldamento dei macchinari sia durante il giorno che durante le ore notturne, in cui tutte le finestre per motivi di sicurezza, restano chiuse. Ne consegue una minore manutenzione, un ambiente salubre e un’ottimizzazione dei consumi energetici.

Quali sono i tipi di ventilatori da utilizzare?

I Ventilatori Assiali e i Torrini, sono di particolare impiego per risolvere il ricambio dell’aria e lo smaltimento del calore nei locali industriali. Hanno caratteristiche specifiche e sono in grado di garantire una corretta ventilazione ed ossigenazione in molteplici aree durante le ore lavorative e notturne.

Ventilatore assiale        

I ventilatori assiali sono aspiratori ideali per applicazioni in cui servono elevate portate d’aria e sono adatti per diversi tipi di aspirazione quali gas, fumi e vapori. Si possono utilizzare per altri impieghi come ventilazione, essiccazione e raffreddamento.

Torrino

L’aspiratore da tetto a torrino è da utilizzare montato a soffitto per aspirazioni dirette su locali da ventilare oppure convogliato in tubazioni fino al tetto.

Il motore elettrico e la ventola, equilibrata staticamente e dinamicamente, garantiscono la massima silenziosità. Il torrino, in esecuzione speciale a richiesta, può operare in servizio continuo fino alla temperatura di 200°C.

Le applicazioni dei ventilatori industriali richiedono una grande capacità di adattamento alle specifiche di ciascun progetto e flessibilità nell’adattamento, per questo noi di Meridiana Aspiratori, promuoviamo una politica di customizzazione degli impianti e di ingegnerizzazione dei prodotti per un corretto equilibrio tra esigenze specifiche ambientali ed ottimizzazione dei costi di manutenzione e costi energetici.

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Il vapore e l’umidità sono sottoprodotti di molti processi produttivi industriali. Ma possono avere un effetto estremamente negativo sulle condizioni di lavoro.

L’umidità è un fattore importante nella percezione del comfort delle persone, livelli eccessivi infatti possono causare un calo significativo della produttività e può portare all’accumulo di condensa o muffa danneggiando la qualità della produzione, le attrezzature e l’edificio stesso.

Questo controllo dei livelli di umidità è particolarmente critico nell’industria alimentare. L’umidità è un vettore di batteri, aumenta il rischio di contaminazione e può ridurre la durata e la conservabilità dei prodotti.

Ventilare o riscaldare?

 

 

Esistono diversi approcci per controllare i livelli di umidità negli impianti di produzione.  L’utilizzo di ventilatori industriali ad estrazione locale che impedisce all’umidità di raggiungere l’ambiente generale, è più efficace in termini di costi rispetto alla ventilazione a diluizione generale, ma per entrambi i metodi l’introduzione controllata di aria calda di ricambio è spesso la chiave per una soluzione efficace.

Ogni struttura ha delle esigenze diverse, per questo motivo diventa fondamentale considerare fattori come il livello di umidità rilasciato dal processo produttivo, la temperatura interna dell’edificio, l’umidità relativa massima in ogni stagione e la capacità di trasferimento del calore. Solo tenendo conto di tutte le variabili in gioco si può ottenere un sistema di ventilazione industriale che non solo sia efficace ma anche efficiente in termini di consumi.

Contattaci e richiedi un preventivo, un nostro consulente sarà pronto ad aiutarti nel trovare la soluzione migliore per la tua azienda: https://www.meridianaaspiratori.com/contatti/

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Alcuni studi hanno classificato l’inquinamento dell’aria interna come uno dei cinque principali problemi ambientali che dobbiamo affrontare oggi. L’importanza della qualità dell’aria interna sul posto di lavoro è fondamentale per il suo impatto diretto sulla qualità della vita. In particolare, se si soffre di specifici problemi di salute (ad esempio, allergie o asma).

 

Che cos’è la qualità dell’aria interna?

La qualità dell’aria interna (IAQ) è un termine che si riferisce alla qualità dell’aria all’interno e intorno agli edifici e alle strutture.

È importante capire come influisce sugli ambienti interni e controllare gli inquinanti più comuni per ridurre al minimo i problemi di salute negli ambienti chiusi.

 

Che impatto ha su di noi?

La qualità dell’aria interna è oggi un argomento molto discusso, grazie a un crescente numero di ricerche che evidenziano l’impatto che una scarsa qualità di quest’ultima può avere sulla salute delle persone. Secondo lo studio Global Burden of Disease, nel 2019 2,3 milioni di decessi sono stati attribuiti all’inquinamento indoor.

La scarsa qualità dell’aria interna può essere causata da una combinazione di inquinanti e la maggior parte provengono da fonti interne agli edifici, sebbene alcuni abbiano origine anche all’esterno.

Fonti interne:

Le fonti di combustione negli ambienti interni, tra cui il tabacco, gli apparecchi di riscaldamento e di cottura e i caminetti, possono rilasciare prodotti di combustione nocivi come monossido di carbonio e particolato direttamente nell’ambiente interno.

I prodotti per la pulizia, le vernici, gli insetticidi e altri prodotti di uso comune introducono molte sostanze chimiche diverse, compresi i composti organici volatili, direttamente nell’aria.

Anche i materiali da costruzione sono fonti potenziali, sia attraverso materiali che si degradano (ad esempio, le fibre di amianto rilasciate dall’isolamento degli edifici) sia attraverso nuovi materiali (ad esempio, l’off-gassing chimico dei prodotti in legno pressato). Altre sostanze presenti nell’aria interna sono di origine naturale, come il radon o la muffa.

 

Fonti esterne:

Gli inquinanti dell’aria esterna possono entrare negli edifici attraverso porte e finestre aperte, sistemi di ventilazione e crepe nelle strutture. Alcuni inquinanti entrano all’interno anche attraverso le fondamenta degli edifici. Ad esempio, il radon si forma nel terreno a causa del decadimento dell’uranio presente in natura nelle rocce e nei terreni. Il radon può quindi penetrare negli edifici attraverso le crepe o gli interstizi delle strutture.

Anche le sostanze chimiche volatili presenti nelle forniture idriche possono entrare nell’aria interna quando gli occupanti degli edifici utilizzano l’acqua.

Infine, quando le persone entrano negli edifici, possono inavvertitamente portare dall’esterno la terra e la polvere che hanno sulle scarpe e sui vestiti, insieme agli inquinanti che aderiscono a queste particelle.

 

L’importanza della qualità dell’aria interna

Secondo alcuni studi, il livello di inquinanti in ambienti interni è di solito da due a cinque volte superiore a quello dei livelli esterni. In alcuni casi, gli inquinanti interni possono essere 100 volte più dannosi degli equivalenti esterni.

Una cattiva qualità dell’aria può provocare tosse, irritazioni agli occhi e mal di testa a breve termine, ma anche problemi più gravi a lungo termine se l’esposizione è continua.

La scarsa qualità dell’aria, dovuta ad esempio a bocchette o filtri sporchi e la conseguente esposizione agli inquinanti può portare a malattie prolungate, che comportano la necessità di assentarsi dal lavoro, ostacolando così la produttività.

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Gli impianti di produzione industriale producono molta aria calda durante i processi produttivi quotidiani. Che si tratti di una fucina per metalli, di una pressa per la carta, di un forno per il vetro o di una sala compressori, l’aria calda è molta. Fortunatamente, i ventilatori industriali sono adatti ad espellere l’aria calda e migliorare le condizioni dell’edificio.

 

Ecco i principali vantaggi di investire nella ventilazione industriale:

TEMPERATURE PIÙ BASSE

Le apparecchiature di ventilazione industriale, come i ventilatori e le griglie a parete, migliorano il flusso d’aria dell’edificio. Utilizzando i principi della ventilazione naturale, una bocchetta sul tetto espelle l’aria soffocante e la bocchetta a parete immette aria fresca. Questo aumento del ricambio d’aria rende la struttura più fresca e confortevole. Il giusto sistema di ventilazione industriale consente di abbassare le temperature di 1°C o più.

  1. REGOLAZIONE E CONTROLLO

    Uno dei vantaggi fondamentali dell’installazione di ventilatori industriali è la possibilità di controllare l’intero flusso d’aria all’interno della struttura. Che si tratti di un semplice interruttore di controllo o di controlli completamente automatizzati, una soluzione intelligente permette il controllo dell’aria in maniera precisa, permettendo di adattarsi alle variazioni di produzione, alle temperature interne e ai fattori esterni, creando un ambiente di lavoro sempre confortevole.

     

    SICUREZZA DELLA VENTILAZIONE INDUSTRIALE

    Le temperature elevate possono creare una serie di problemi. Dalla disidratazione al deterioramento delle attrezzature, i rischi sono numerosi. Le temperature più basse aiutano a proteggere i lavoratori ed a mitigare i livelli di inquinamento interni.

     

    EFFETTI NEGATIVI DELLA SCARSA VENTILAZIONE

    La probabilità di una reazione immediata alla cattiva qualità dell’aria dipende da diversi fattori, come l’età e l’eventuale presenza di patologie esistenti.

    Alcuni effetti possono manifestarsi solo negli anni successivi all’esposizione prolungata a una scarsa ventilazione, tra cui patologie respiratorie, malattie cardiache e cancro. In alcuni casi, questi problemi possono essere fatali.

    Tuttavia, può essere difficile individuare una concentrazione specifica o un periodo di esposizione che possa produrre problemi di salute dovuti alla scarsa ventilazione, mentre la probabilità di effetti significativi sulla salute a lungo termine varia da persona a persona.

    Per questi ed altri motivi, una corretta ventilazione è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori.

    Contattaci, un nostro consulente sarà pronto ad aiutarti a trovare la soluzione di ventilazione più efficace per la tua azienda, clicca qui.

     

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È facile installare un’apparecchiatura per la ventilazione e pensare che il gioco sia fatto ma, come ogni cosa progettata per proteggere la salute dei lavoratori, una corretta manutenzione programmata e l’assistenza sono fondamentali se si vuole garantire che continui a funzionare bene nel tempo.

Quindi, quali sono i vantaggi di una manutenzione programmata e preventiva?

  1. Il sistema di ventilazione funziona meglio. Se un impianto è pulito, funzionerà al massimo delle capacità, in quanto non si creeranno attriti con la polvere, lo sporco e altri detriti che inevitabilmente possono finire nell’impianto.

  1. I costi di gestione,

si riducono significativamente se si segue un regime di assistenza preventiva pianificata, invece di affrontare volta per volta i guasti. Richiedere interventi su base settimanale è molto più costoso rispetto ad un servizio di manutenzione programmato sulle proprie esigenze.

 

  1. Meno pezzi di ricambio.

Con i guasti arrivano anche i costi delle parti di ricambio, poiché spesso il sistema non è riparabile. Un membro del personale dedicato dovrà continuamente riordinare i pezzi di ricambio quando il suo tempo potrebbe essere speso meglio in altri compiti. Per non parlare dei costi che comporta il continuo riordino di nuovi ricambi.

 

  1. È possibile individuare errori dell’utente o lacune nella formazione.

Questo potrebbe essere la causa di ogni tipo di problema, come ad esempio una pressione supplementare sul sistema. La formazione degli operatori è essenziale e può contribuire a garantire che i sistemi non si rompano.

 

Tenendo conto di queste attività, il personale avrà gli strumenti e le competenze giuste per utilizzare correttamente i macchinari e per mantenerli puliti, e la manutenzione sarà preventivamente programmata in modo da garantire sempre la massima efficienza, così da permettere all’azienda di continuare a crescere.

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Transizione 4.0 2022 conferma, e prolunga, il modello di agevolazione fiscale iniziato nel 2017 per i beni innovativi interconnessi, definiti beni “Industria 4.0”.

Gli impianti di aspirazione e raffreddamento industriali, se dotati di filtrazione, rientrano infatti nei beni materiali 4.0 Allegato “A” della legge di bilancio, per i quali è confermato l’incentivo nella misura del 50% (non più il 40%) del costo di acquisto dell’impianto completo con valore complessivo fino a 2,5 milioni di Euro.

Il termine Industria 4.0 sta a indicare il processo di automazione industriale che mira alla creazione di reparti produttivi più smart, più veloci e più efficienti. In altre parole, l’obiettivo di questa 4° rivoluzione industriale è mettere in atto una serie di trasformazioni per giungere a sistemi produttivi intelligenti, automatizzati e interconnessi tra loro attraverso la rete.

Un nuovo modo di produrre e di organizzare il lavoro, quello dell’Industria 4.0, grazie a un mix di tecnologie avanzate che riguardano quattro aspetti fondamentali del digitale:

  • Raccolta e analisi dei dati. Applicazione di tecnologie per l’analisi predittiva quali ad esempio il machine learning consentendo quindi manutenzioni che anticipano e prevengono guasti e fermi impianto.
  • Connessioni fra macchinari grazie a tecnologie come il cloud computing, il machine-to-machine e l’Internet of Things;
  • Interazione uomo-macchina resa ancora più semplice e intuitiva dalle interfacce touch;
  • Tecnologie che realizzano il passaggio dal digitale al reale, come la stampa 3D e la robotica.

 

Ma quali impianti di aspirazione e trattamento aria possono rientrare nelle agevolazioni industria 4.0 ?

  • Tutti gli impianti di aspirazione centralizzati per la depurazione di fumi, polveri o esalazioni a condizione che sia presente un sistema di filtrazione, ad esempio a cartucce maniche o a tasche. La motivazione è molto semplice: oltre ad avere un’interfaccia impianto–>azienda il sistema 4.0 deve essere in grado di monitorare in tempo reale lo stato dei filtri ed eventuali altri componenti come sonde, elettrovalvole, ecc
  • Tutti gli impianti di trattamento aria industriali, con particolare riferimento a quelli di raffreddamento destinati alla climatizzazione di capannoni o grandi fabbricati, di grande interesse per i nostri clienti che desiderano far lavorare macchinari e operatori in un contesto a temperatura controllata.

Sei interessato a questo tipo di agevolazione? Contattaci, il nostro staff sarà a tua disposizione per chiarire qualsiasi dubbio e fornire una consulenza su misura per la tua Azienda.

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Il sistema predittivo e reattivo di CEREBRO™ agisce sulla base di una serie di algoritmi che gestiscono, alle volte persino sovrapponendosi per aumentare le capacità e la precisione di calcolo, interi sistemi di processo. Eolo System, per esempio, è deputato alla gestione della velocità variabile con pressione o temperatura costante. La sua capacità predittiva analizza con cadenza al secondo il punto di funzionamento durante le emissioni in atmosfera da sonde tribo, o lo stato di intasamento dei sistemi filtranti, e grazie alla funzione StepHertz permette di definire una scala di accelerazione sulla base di quanto impostato nel convertitore di frequenza, ma definibile direttamente dall’operatore di sistema, che è l’unico a conoscere davvero come far funzionare i suoi macchinari al meglio.

Alla portata dell’operatore in tempo reale

Cerebro è stato sviluppato nell’ottica di rendere duttile e fruibile la tecnologia di cui già si dispone. Il software, quindi, è un’interfaccia utente alla portata di ogni operatore, sempre attiva e conforme a tutti i sistemi operativi e agli hardware di ultima generazione, pronto al funzionamento con connessione LAN oppure 3G/4G. Grazie a questa tecnologia, il manutentore può verificare in ogni momento lo stato di salute dei filtri, modificare i tempi di latenza sparo per la pulizia pneumatica, passare dalla modalità automatica a quella manuale o controllare i tempi di pausa per la post-pulizia. Il tutto da telefono, o dal computer.

Le sue protezioni crittografate SSL e il sito di appoggio in crash recovery senza bridge diretto con l’utente finale garantiscono la fruibilità del prodotto e la massima sicurezza possibile, rendendosi un compagno insostituibile nella giornata lavorativa di tutti quegli operatori responsabili della sicurezza e della funzionalità dei sistemi di processo, per molteplici aziende di dimensioni e caratteristiche anche radicalmente diverse. La modifica dei parametri di un convertitore di frequenza senza dover aprire la porta del quadro con il pericolo di lavorare sotto tensione? Oggi si può fare. CEREBRO™ propone tra le sue funzionalità diverse opzioni in setup, tra cui la modifica parametri dall’esterno, e soprattutto da remoto per il convertitore di frequenza, per i pannelli operatore e numerosi external devices con funzione variabile a seconda delle necessità utente. Come poteva mancare il medico di fiducia in un sistema così attento alla salute dell’impianto? eMI ™, l’Eolo Monitor Interface, ci aggiornerà istantaneamente su quello che accade fuori dall’ordinario con una decodifica istantanea del messaggio di errore del convertitore di frequenza. Tutti gli elementi sotto il suo controllo saranno visualizzabili e qualsiasi intervento anomalo, dallo scatto termico al superamento soglia di attenzione per la pressione dei filtri, ci sarà notificato immediatamente. Mentre l’AirFlow ci permetterà di verificare e tenere sotto controllo la curva caratteristica del ventilatore ed il punto di lavoro dell’impianto. Il sistema funziona esclusivamente con il precaricamento delle informazioni della curva fornita da MZ Aspiratori SpA.

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Di norma, i ventilatori sono dimensionati e installati in base alle esigenze di ventilazione massime, ma non sempre è necessaria la massima capacità di ventilazione, l’installazione di un inverter infatti permette di controllare la velocità del motore del ventilatore per soddisfare le reali esigenze di ventilazione. Riducendo la velocità del motore si riduce la quantità di energia necessaria per alimentarlo (fino a 8 volte), il che a sua volta riduce i costi e di conseguenza le emissioni di co2.

Quando sono collegati ad un sistema di sensori, gli inverter possono rivelarsi ancora più efficaci controllando le prestazioni del motore in base a un numero qualsiasi di impostazioni predefinite come la temperatura, il flusso, l’umidità, ecc., eliminando la necessità di una regolazione manuale.

Come funziona un inverter?

La manipolazione della frequenza con un inverter consiste nel convertire la tensione di rete in entrata da AC a DC utilizzando un circuito di raddrizzamento ad onda intera. C’è poi un secondo stadio di collegamento CC che appiana la forma d’onda e assicura che l’inverter rimanga carico durante il suo utilizzo. Lo stadio finale comporta la creazione di un’uscita di tensione pulsata a onda quadra per simulare una forma d’onda AC come mostrato di seguito:

Gli inverter possono giocare un ruolo chiave nei progetti di risparmio energetico, ma i benefici non si fermano qui. Ridurre la quantità di tempo in cui il motore funziona a piena velocità non solo farà risparmiare energia, ma ridurrà anche lo sforzo sul motore stesso e su qualsiasi componente collegato. Questo significa minori esigenze di manutenzione e, ancora una volta, una riduzione dei costi. L’installazione di un inverter su un sistema più vecchio e soggetto all’usura può persino contribuire a prolungare la sua vita utile.

 

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Regolare la temperatura e la qualità dell’aria in grandi spazi commerciali e industriali può essere difficile. Una ventilazione e un flusso d’aria adeguati sono essenziali per aiutare a mantenere temperature costanti in tutto lo spazio e tenere bassi i costi operativi.

I ventilatori sono comunemente usati per aiutare a raffreddare e ventilare grandi spazi, ma non tutti i ventilatori sono all’altezza del lavoro o funzionano efficacemente. È importante quindi scegliere un ventilatore che sia stato progettato per questo tipo di applicazione.

Cosa rende diverso un ventilatore industriale?

Ci sono due tipi di ventilatori disponibili oggi sul mercato, quelli per uso generale e quelli industriali. A prima vista possono sembrare identici, ma ci sono differenze sostanziali:

Durata: I ventilatori industriali sono costruiti per durare sotto un uso pesante e continuo. I ventilatori per uso generale invece sono pensati per un uso più leggero e/o intermittente nelle case o negli uffici. La differenza è nei dettagli. Un ventilatore industriale è caratterizzato da materiali e cuscinetti resistenti, saldature e costruzioni più robuste, e un motore più potente, che gli permettono di durare più a lungo e mantenere intatte le sue performance nel tempo.

Dimensione/Capacità: I ventilatori industriali hanno di solito dimensioni maggiori, e quindi capaci di generare maggiore pressione, con portate d’aria anche oltre i 100.000 m³/h.

Perché i ventilatori industriali più grandi sono più adatti per i grandi spazi?

Miglior flusso d’aria: Ci vogliono fino a 34 piccoli ventilatori tradizionali per fare il lavoro di un grande ventilatore industriale. La colonna d’aria prodotta riesce a muoversi in modo più efficiente intorno agli ostacoli distribuendo l’aria nell’intero spazio.

Minori costi energetici: A parità di volume d’aria, un ventilatore industriale richiede molta meno energia elettrica rispetto ad un certo numero di piccoli ventilatori, portando ad un notevole risparmio.

Ambiente di lavoro più silenzioso: I piccoli ventilatori hanno bisogno di un’alta velocità di funzionamento e sono quindi più rumorosi. Un ventilatore industriale di dimensioni adeguate invece riesce a muovere grandi volumi d’aria in modo efficace anche a velocità più basse, rimanendo silenzioso. Il risultato è un maggiore comfort per i dipendenti e una migliore produttività.

Un ventilatore industriale può fare un’enorme differenza sulle bollette energetiche, sulla sicurezza e sulla produttività della vostra struttura. Investire in un ventilatore industriale di qualità è una decisione basata sul valore che vi ricompenserà per gli anni a venire.

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Nei mercati di riferimento, il termine “ventilatore industriale” non ha una definizione chiara e in questo articolo vogliamo spiegare cosa sono i ventilatori industriali, nello specifico i modelli assiali e centrifughi e le loro differenze sostanziali.

Un ventilatore assiale è un ventilatore in cui l’aria estratta è costretta a muoversi parallelamente all’albero del motore attorno al quale ruotano le pale della girante. I ventilatori centrifughi invece, estraggono l’aria perpendicolarmente all’entrata del ventilatore, bocca aspirante, e la fanno girare verso l’uscita grazie alla deflessione e alla forza centrifuga. La girante ruota, ruotando, permette all’aria di entrare nel ventilatore vicino all’albero e di muoversi perpendicolarmente dall’albero verso l’apertura nell’involucro del ventilatore. Rif. UNI EN ISO 13349:2011.

I ventilatori assiali sostituiscono in certi campi di applicazione il ventilatore centrifugo dal punto di vista funzionale, operando a velocità specifiche più elevate con diametri inferiori.

Un ventilatore assiale, a parità di portata e pressione, presenta le seguenti differenze rispetto a uno centrifugo:

  • ha un diametro inferiore della girante
  • ha una pressione dinamica più alta
  • ha una velocità di funzionamento nettamente superiore
  • la velocità periferica è maggiore
  • ha un minor rendimento e quindi un maggior consumo di energia
  • è molto più rumoroso
  • è significativamente più piccolo e leggero, e meno costoso

I dati più significativi di questo confronto sono il peso, la velocità di funzionamento e il rumore. Il confronto della velocità di funzionamento indica che le stesse caratteristiche di flusso e pressione sono ottenibili dai ventilatori assiali a velocità di funzionamento e periferiche più elevate di quelle dei ventilatori centrifughi. Siccome c’è un limite alle sollecitazioni nei corpi rotanti, e quindi alle loro velocità periferiche, possiamo tranquillamente dire che le pressioni di una certa entità si ottengono più facilmente con i ventilatori centrifughi invece che con quelli assiali.

I ventilatori assiali sono generalmente più rumorosi e capita spesso che per contenere il rumore un ventilatore assiale richieda l’uso di silenziatori, che invece un ventilatore centrifugo non richiederebbe.

Ma a questi aspetti negativi si oppone un peso inferiore, meno spazio occupato, un costo inferiore ed il parallelismo delle bocche di aspirazione e di mandata ne dei due ugelli di aspirazione e di scarico che rendono facile l’inserimento nell’impianto, dove il ventilatore assiale non diventa altro che un pezzo di tubo, mentre il ventilatore centrifugo richiede una soluzione più articolata per la sua installazione.

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