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I ventilatori industriali sono elementi essenziali in numerosi settori, dalla produzione industriale alla gestione degli impianti di aspirazione e ventilazione. Per garantire l’efficienza, la durata e la sicurezza di questi dispositivi, è fondamentale prestare attenzione ai materiali utilizzati e ai processi di verniciatura.

Materiali Costruttivi

Quando si parla di ventilatori industriali, la scelta dei materiali è cruciale, alcuni dei materiali specializzati più comuni includono:

Acciaio Inossidabile (AISI): l’acciaio inossidabile è noto per la sua resistenza alla corrosione, il che lo rende ideale per ambienti umidi o per applicazioni che prevedono il contatto con sostanze chimiche. I tipi AISI 304 e AISI 316 sono particolarmente utilizzati nella costruzione di ventilatori, grazie all’equilibrio tra resistenza meccanica e lavorabilità.

HARDOX: Questo è un acciaio ad alta resistenza, noto per la sua durezza e durata. Viene spesso impiegato in ambienti gravosi dove i ventilatori possono essere soggetti a urti, abrasioni e usura. L’uso dell’acciaio HARDOX garantisce una maggiore longevità dei componenti del ventilatore, riducendo così i costi di manutenzione.

Alluminio: In alcune applicazioni, soprattutto dove è necessario ridurre il peso del ventilatore, l’alluminio è una scelta popolare. È un materiale leggero, resistente alla corrosione e facile da lavorare.

 

 

Verniciatura dei ventilatori industriali

La verniciatura dei ventilatori industriali gioca un ruolo cruciale non solo nell’estetica ma anche nel miglioramento della resistenza ai fattori ambientali. Le tecniche di verniciatura più comuni includono:

Verniciatura a Polvere: Questa tecnica prevede l’applicazione di polveri resinosi su una superficie e la successiva attivazione tramite calore. La verniciatura a polvere offre una finitura resistente, durevole e uniforme, proteggendo i ventilatori da graffi, corrosione e deterioramento.

Verniciatura Liquida: Si tratta della tradizionale applicazione di vernici a base solvente o a base acqua. Questa metodologia consente una maggiore varietà di colori e finiture, ma può essere meno resistente nel lungo termine rispetto alla verniciatura a polvere.

La combinazione di materiali costruttivi speciali e tecniche di verniciatura avanzate, è fondamentale per la realizzazione di ventilatori industriali di alta qualità. Scegliere i materiali giusti, come l’acciaio AISI e HARDOX, insieme a metodi di verniciatura duraturi, assicura che i ventilatori possano funzionare in modo efficiente anche nelle condizioni più avverse.

Soddisfare esigenze tecniche e costruttive, è il primo obiettivo che Meridiana Aspiratori si è posto da sempre. Fornire prodotti la cui combinazione di materiali costruttivi speciali e tecniche di verniciatura avanzate, costituiscono le basi fondamentali per la realizzazione di ventilatori industriali di alta qualità.

Ci affidiamo a partner sicuri, da sempre votati alla qualità e all’aggiornamento produttivo con l’obiettivo di fornire soluzioni sempre più avanzate e affidabili, una dimensione condivisa con la nostra politica aziendale che si traduce in un vero e proprio vantaggio competitivo e che permea ogni giorno le nostre attività lavorative.

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L’installazione di un ventilatore industriale è un processo cruciale per garantire il corretto funzionamento di impianti e ambienti di lavoro, specialmente in settori come l’industria manifatturiera, la logistica e l’agricoltura. Un ventilatore ben posizionato e installato può migliorare la qualità dell’aria, aumentare l’efficienza energetica e contribuire al comfort dei lavoratori. In questo articolo, esploreremo i passaggi fondamentali per l’installazione di un ventilatore industriale, nonché alcune considerazioni importanti da tenere a mente.

 

 

  1. Scelta del Ventilatore

La prima fase dell’installazione del ventilatore industriale è la scelta del modello più idoneo alle esigenze specifiche. È fondamentale considerare:

  • Portata d’aria: Misurata in metri cubi all’ora (m³/h), questa specifica indica quanto aria il ventilatore è in grado di muovere.
  • Tipo di ventilatore: Ci sono diversi tipi di ventilatori, come assiali e centrifughi, ciascuno con le proprie caratteristiche e applicazioni.
  • Rumorosità: Alcuni ambienti richiedono ventilatori a bassa rumorosità per rispettare le normative sul comfort acustico.
  • Efficienza energetica: Scegliere un ventilatore con alta efficienza energetica può portare a risparmi significativi nel lungo termine.
  1. Preparazione dell’Area di Installazione

Una volta scelto il ventilatore, è necessario preparare l’area in cui sarà installato. Considerare quanto segue:

  • Spazio: Assicurarsi che ci sia spazio sufficiente per il ventilatore e per il flusso d’aria. Le aree circostanti devono essere libere da ostacoli.
  • Superficie di montaggio: Verificare che la superficie sia solida, stabile e in grado di supportare il peso del ventilatore.
  • Proximity to Power Source: Assicurarsi che ci sia una fonte di alimentazione elettrica pronta all’uso e che le linee elettriche siano conformi alle normative di sicurezza.
  1. Installazione del Ventilatore

L’installazione deve essere effettuata da tecnici qualificati per garantire sia la sicurezza che l’efficienza dell’operazione. I passaggi generali includono:

  1. Montaggio della Base

Se il ventilatore richiede una base, assicurarsi che sia fissata saldamente al pavimento o alla superficie di montaggio. Gli ancoraggi dovrebbero essere utilizzati per prevenire movimenti indesiderati durante il funzionamento.

  1. Collegamento Elettrico

Collegare i cavi elettrici secondo le specifiche fornite dal produttore. È importante seguire tutte le normative locali in materia di elettricità e sicurezza. Se non si ha familiarità con l’impianto elettrico, è consigliabile consultare un elettricista professionista.

  1. Verifica dell’Allineamento

Assicurarsi che il ventilatore sia correttamente allineato. Un malfunzionamento dovuto a vibrazioni può ridurre l’efficienza e aumentare l’usura del motore.

  1. Installazione delle Griglie di Protezione

Se necessario, montare le griglie di protezione per evitare che detriti o oggetti estranei entrino nel ventilatore durante il funzionamento.

  1. Test e Messa in Servizio

Dopo l’installazione, eseguire un test per verificare il corretto funzionamento del ventilatore. Controllare i seguenti aspetti:

  • Rumorosità: Assicurarsi che il livello di rumore sia accettabile e conforme agli standard.
  • Flusso d’aria: Verificare che la portata d’aria sia conforme a quanto specificato.
  • Assenza di vibrazioni: Monitorare eventuali vibrazioni anomale che potrebbero indicare problemi di installazione.
  1. Manutenzione

Una volta installato, è fondamentale effettuare una manutenzione regolare del ventilatore industriale e ciò include:

  • Pulizia delle pale e della griglia: Rimuovere polvere e detriti per garantire un funzionamento efficiente.
  • Controllo dei componenti elettrici: Verificare i collegamenti elettrici e la condizione dei cavi.
  • Ispezione del motore: Controllare il motore per segni di usura e lubrificare se necessario.

 

Noi di Meridiana Aspiratori sappiamo bene che l’installazione di un ventilatore industriale è un’attività che richiede attenzione ai dettagli e conoscenze tecniche specifiche. Il nostro supporto tecnico rappresenta il pilastro fondamentale della nostra crescita aziendale. La missione della nostra azienda è l’estensione della posizione di fornitore a partner globale, in grado di fornire soluzioni personalizzate e consulenza tecnica per il funzionamento ottimale e duraturo dei più complessi sistemi di ventilazione e aspirazione industriale.

Continua a seguire il nostro blog per altre importanti e utili informazioni.

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I ventilatori industriali, in termini sostanziali, hanno assunto una rilevanza pressoché capitale nella vita di tutti i giorni. Nelle stagioni più calde l’afa aumenta ogni anno in maniera considerevole e strumenti del genere sono risorse imprescindibili a tutti gli effetti per il benessere dei lavoratori e
dell’azienda stessa. Dal punto di vista tecnico si distinguono per caratteristiche tecniche e conformità progettuali. Ecco, quindi, una panoramica al riguardo.

Com’è fatto un ventilatore e quando è idoneo a norma di legge

I ventilatori industriali, che siano assiali o centrifughi, così come tutti i prodotti di stampo elettronico, devono rispondere a precise normative europee per potersi considerare sicure e adatte ad essere collocate sul mercato. La norma che regola, in questo senso, modalità di installazione e aspirazione si chiama UNI ISO 13349. Ciò che rende perfettamente idoneo un ventilatore in ottica pratica è il tipo di installazione verso cui può tendere. Ne esistono esattamente quattro sul piano funzionale: aspirazione e mandata libere, aspirazione libera con mandata a tubazione, aspirazione a tubazione e mandata libera, aspirazione e mandata a tubazione. La funzione dei ripari da considerare diviene fondamentale nel momento in cui si ricorre all’installazione di tipo A. consente di mantenere lontani da urti e pressioni accidentali gli elementi essenziali come aspirazione e mandata. Il tipo B prevede ripari sia sul fronte aspirazione che mandata.

Fissaggio in scala che accomuna anche la tipologia C di montaggio (con aspirazione a tubazione). Soltanto la tipologia D si caratterizza per la totale assenza di ripari posizionati su mandata e aspirazione del ventilatore. A questo punto il montaggio, valido per tutti i tipi di ventilazione, si avvale dell’ausilio di un giunto antivibrante in grado di fornire maggiore stabilità allo strumento, evitando usure e vibrazioni strutturali.

Affinché l’idoneità di legge sia garantita anche sul piano della sicurezza, bisogna rispettare una serie di condizioni contro anomalie e manovre improprie. Ad esempio, mai rimuovere autonomamente dispositivi di sicurezza o riparo se non espressamente specificato dai libretti di istruzione. Proibito l’impiego del ventilatore in circostanze e contesti diversi da quelli indicati sulle direttive di conformità. Così come non è minimamente consigliabile, se non severamente vietato, agire in autonomia su difetti e malfunzionamenti che possono comprometterne la stabilità.

Meglio seguire un iter ben preciso e sequenziale dal punto di vista procedurale. Nel caso in cui un operatore abbia le competenze necessarie per poter agire in questo senso deve possedere, allo stesso tempo, i dispositivi di protezione individuale. Piccole accortezze, ma che possono salvare la vita su entrambi i fronti.

 

 

 

Ventilatori per ambienti potenzialmente esplosivi

I Ventilatori prodotti da MZ Aspiratori, di cui siamo rivenditori, sono conformi alla direttiva 94/9/CE e progettati secondo la Norma EN14986 che indica i ventilatori destinati ad atmosfere potenzialmente esplosive.

I ventilatori certificati Atex sono stati progettati e realizzati per un utilizzo in zona classificata come 1/21 e 2/22 e sono idonei al convogliamento di sostanze infiammabili e combustibili, conformemente alle indicazioni della Direttiva ATEX 2014/34/UE. La direttiva ATEX e la marchiatura CE impongono il rispetto della direttiva macchine, per cui il ventilatore Atex, a livello normativo, deve essere considerato come quasi macchina e dunque completamente protetto, poiché viene integrato all’interno di sistemi più complessi. Pur garantita la sicurezza dei sistemi, le protezioni dovranno comunque essere lasciate a corredo del ventilatore e anche in previsione di un possibile cambio di destinazione d’uso dello stesso.

Tutti i ventilatori standard MZ Aspiratori conformi alla direttiva ATEX, sono stati esaminati dalla commissione del TÜV NORD ed hanno ricevuto la relativa certificazione.

In Meridiana Aspiratori siamo da sempre impegnati a soddisfare le esigenze del cliente, assicurando i più elevati standard di qualità e sicurezza. L’obiettivo della nostra azienda è integrarsi con i processi produttivi e le dinamiche aziendali di chi chiede i nostri prodotti e i nostri servizi, offrendo una qualità migliore e diversa anche sotto il profilo umano. Per adempiere a questa missione, abbiamo una struttura organizzativa articolata, altamente specializzata, a supporto delle aree tecniche, gestionali e operative delle aziende che operano in vari settori merceologici. Un processo complesso che pone al centro la salute dei lavoratori, la tutela dell’ambiente e la centralità del rapporto con i nostri Clienti, motivi fondamentali per realizzare un vantaggio competitivo stabile e duraturo.

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Nel settore industriale in continua espansione vi sono diversi prodotti per l’impiego domestico, professionale, d’intrattenimento vario, che implementano una tecnologia sempre più all’avanguardia con funzionalità crescenti. In questo caso ci soffermeremo su una tipologia di ventilatori che ai più è sconosciuta e che proprio per questo motivo andremo ad esplorare nel dettaglio. Si tratta dei ventilatori Plug Fan, che puoi trovare all’interno della nostra sezione di prodotti speciali. Vedremo da vicino di cosa si tratta, quindi cosa sono i ventilatori Plug Fan, perché sono utili, come sceglierli con cura e nella versione e modello migliore. Una rassegna completa circa strumenti di ventilazione che altrimenti sarebbero ignoti e che invece meritano attenzione nel campo industriale. Un focus che evidenzia pro, contro, finalità d’uso e modalità di ordine ed acquisto di uno dei prodotti migliori attualmente disponibili nell’immenso campo della ventilazione ed aspirazione imprenditoriale.

Cosa sono i ventilatori Plug Fan

Partiamo da un primo punto di analisi dei ventilatori Plug Fan, ossia che cosa sono e come si caratterizzano nella loro struttura. Si tratta di elementi di produzione industriale davvero eccezionali, spesso implementati all’interno di sistemi limitati per espanderne le potenzialità di ventilazione appunto. Infatti spesso quelli industriali, come i ventilatori centrifughi e assiali, e sono grandi nelle dimensioni e non riescono ad essere installati a dovere. Ecco quindi che vengono in soccorso i Plug Fan, ventilatori dalle grandezze ridotte, che però al pari della loro versione maggiore riescono perfettamente a soddisfare qualsivoglia esigenza di areazione e ventilazione di spazi quali forni, plenum, cabine e cosi via. L’assenza della chiocciola nella loro realizzazione permette un facile impiego ed uso di questi ventilatori che dunque diventano imprescindibili specie in quegli spazi angusti e chiusi.

Perché sono utili i ventilatori plug fan

Veniamo per tanto al nocciolo della questione legata a questi ventilatori industriali: ossia perché sono così tanto utili. La risposta è presto data, i ventilatori Plug Fan rappresentano un’alternativa ideale in quei casi in cui le dimensioni notevolmente ridotte degli spazi di installazione non consentono un’applicazione dei normali ventilatori industriali. La dimensione inferiore e portata di conseguenza, dei Plug Fan, entra in gioco come una versione mini dei tradizionali sistemi di ventilazione. Aspetto questo che incide e non poco sulla scelta da parte di chi di dovere nell’adoperare questa opzione di areazione rispetto ai modelli maggiori. Ciò a parità di resa, in quanto tali ventilatori possiedono le medesime giranti delle tipologie standard; l’unico neo se vogliamo trovarlo nei Plug Fan è dato dalla differenza a livello prestazionale di questo strumento poiché condizionato spesso e volentieri dai sistemi in cui esso viene integrato. Ma al netto di questo discorso, bisogna riconoscere in questo modello di ventilazione un autentico fiore all’occhiello dell’industria, acquistabile nello specifico sul sito Meridiana Aspiratori.

Come scegliere i ventilatori Plug Fan

Scegliere un ventilatore Plug Fan potrebbe sembrare una pratica annosa da condurre soprattutto se si conosce per la prima volta questo elemento industriale. Tali sistemi di ventilazione in versione ridotta necessitano di una conoscenza approfondita per far si che essi possono essere utili alla causa e finalità di preferenza. Quindi sapere bene in quali spazi andarli ad installare, ed i sistemi in cui integrarli per farli girare al meglio sul piano prestazionale. Detto ciò, i fattori in base ai quali bisogna operare una scelta corretta sono grosso modo due: potenza e materiali strutturali. Il primo aspetto concerne la capacità di ventilazione e dunque soddisfa il criterio di fondo per il quale si acquista un prodotto simile. Il secondo aspetto invece, quello strutturale, ha nei materiali di costruzione la garanzia di longevità nel tempo. Una caratteristica decisamente importante per non dover ricorrere troppe volte alla manutenzione che non sempre si rende solvente di una data problematica in corso.

 

Perché ordinarli da Meridiana Aspiratori

Abbiamo tracciato dunque a gradi linee quelle che sono le caratteristiche intrinseche dei ventilatori Plug Fan, che nel settore industriale rivestono un ruolo di primissimo piano, specie in quegli spazi dalle dimensioni ridotte in cui i tradizionali ventilatori standard trovano difficoltà di installazione ed applicazione. Abbiamo visto quelle che sono le funzionalità e sistemi di implementazione di questi ventilatori, quindi forni, cabine e Plenum, quali contesti e sedi ottimali per incorporare questi elementi indispensabili di ventilazione. L’assenza della chiocciola e le medesime giranti dei modelli superiori, inoltre, permettono di fissare le condizioni prestazionali senza dover risentire troppo in fase di lavorazione rispetto alle versioni tradizionali. In ultima istanza è d’obbligo ricordare come sul nostro sito ci siano tantissime tipologie di ventilatori a disposizione, così come gli accessori. come sito principale di vendita di questi prodotti industriali che tendiamo sempre a innovare. Infatti sul nostro sito è possibile consultare nel dettaglio il catalogo di ventilatori, inclusi i ventilatori plug in. Indipendentemente dal prodotto coinvolto, il sito citato restituisce una panoramica descrittiva a 360 gradi con informazioni utili alla scelta d’acquisto finale. Se si ricerca ad esempio un ventilatore industriale, ecco fare capolino nell’interfaccia web la sezione dedicata con la possibilità di andare a fondo con la caratterizzazione specifica e capire qual è la scelta migliore da fare per la tua azienda. Meridiana Aspiratori rappresenta insomma la risposta alla domanda sul perché scegliere quel tipo particolare di ventilatori (ma anche altri elementi di aspirazione o ventilazione) mediante il suddetto portale. Completezza informativa, ottimo assortimento, e aggiornamento costante sugli ultimi modelli in commercio, quali certezze assolute di qualità.

Hai bisogno di acquistare un prodotto ad hoc per la tua azienda? Contattaci adesso e scopri i nostri prodotti.

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Nel settore industriale in continuo sviluppo ed espansione appare sempre più indispensabile un impiego adeguato di quelli che sono i mezzi di resa salubre dell’aria sia per i prodotti realizzati che per i dipendenti a lavoro. Preservare certe condizioni ambientali infatti è essenziale al fine di sviluppare, specie in ambito chimico e contesti affini, prodotti finali adeguati. Quindi produrre sì, ma tutelare anche la salute di coloro che quotidianamente si ritrovano a dover eseguire le proprie mansioni in ambienti chiusi e in cui occorre per tanto garantire un certo grado di salubrità dell’aria. In questo caso entrano in gioco elementi quali i ventilatori industriali o estrattori d’aria, presenti anche per grandi volumi. Circolatori d’aria cilindrici, in particolare, che possono essere di vario tipo. Andiamo dunque a focalizzare l’attenzione su di essi e scoprire di più in merito a modelli e scelta dei migliori attualmente sul mercato.

Tipologie di circolatori d’aria

Come preannunciato in fase di premessa esistono varie tipologie di ventilatori industriali, anche conosciuti come circolatori o estrattori d’aria. Elementi imprescindibili nelle aziende, specie quelle a contatto con prodotti chimici, per rendere salubre l’ambiente in cui si opera. Ciò sia a tutela della salute dei dipendenti che per il mantenimento delle condizioni di stabilità ai fini produttivi. Basti pensare ai campi farmacologici ed affini per capire quanto tutto ciò sia fondamentale per la finalità di produzione. Esistono quindi vari modelli di circolatori d’aria: dai cilindrici agli assiali, passando per i modelli fissabili al tetto industriale esterno e cosi via. Insomma un’ampia gamma di strumenti ai quali ricorrere per l’installazione all’interno o esterno di un’industria e renderla capace di ripulire l’aria e farla circolare a dovere per preservare salute dei lavoratori e condizioni ambientali di produzione.

Destinazione d’uso dei circolatori d’aria

Ovviamente quando si parla di tipologie di circolatori d’aria il tutto va contestualizzato e rapportato anche alla relativa destinazione d’uso degli stessi. Infatti a seconda dell’ambiente da “ripulire” o “raffreddare” si sceglie un dato modello o impianto di ventilazione, ricircolo etc. Per esempio vi sono i parcheggi industriali, o ancora le aziende chimiche, per non parlare delle strutture antincendio, dove ciascuna delle citate necessita di una specifica tipologia di circolatore. Gli assiali a ingombro ridotto, per citarne uno di modello, sono più adatti ai parcheggi; quelli invece intubati o a ring si prestano maggiormente per l’installazione sui capannoni industriali e quindi afferenti al comparto produttivo.

Resistenza e longevità nel tempo

Due delle caratteristiche più apprezzate dei ventilatori industriali e quindi anche dei circolatori d’aria sono sicuramente la resistenza dei materiali costitutivi, e la durata nel tempo, in particolare della serie ACF che abbiamo a disposizione sul nostro sito. Infatti questi strumenti così tanto utili per il raffreddamento o la pulizia dell’aria ambientale di produzione, hanno proprio nella resilienza temporale il plus di casa. Ciò consente loro di avere poco bisogno di manutenzione se non a cadenze annuali per controlli di routine. Un aspetto non di poco conto per coloro che hanno il compito di sorvegliare e nel caso sostituire i suddetti elementi aziendali.

Guida alla scelta dei migliori modelli di circolatori d’aria

Dopo aver passato in rassegna tutte le varie informazioni riguardanti i circolatori d’aria e più in generale i ventilatori industriali, veniamo ora al topic principale: ossia la guida alla scelta dei migliori modelli attualmente disponibili sul mercato. Innanzitutto c’è da distinguere quella che è la materia da evadere attraverso la depurazione: dunque se si tratta di micropolveri, nebbie oleose, polveri da lavorazione a secco, polveri di materiali infiammabili o provenienti da produzione di metalli preziosi. Ciascuna delle lavorazioni citate implica un inquinante differente che deve essere ripulito mediante l’impiego dei circolatori d’aria. Quelli cilindrici rappresentano la migliore arma di contrasto a questi inquinanti che rendono l’ambiente di lavoro nocivo sia per i dipendenti che per la resa finale del prodotto. Una volta capita la natura del patogeno dell’aria si passa alla selezione dei modelli di ventilazione e ricircolo. Vi sono in tal senso tre modelli principali che spaziano dai 18 ai 26’’. Questi ultimi sono dotati di ventola di alluminio aerodinamico per la riduzione in modo significativo della rumorosità. Quindi non solo funzionalità ma anche minime emissione acustiche che non vanno ad impattare sulle condizioni ideali di lavorazione. Estremamente semplici sia da installare che per la manutenzione, questi circolatori sono inoltre realizzati con carrozzerie di acciaio galvanizzato o inossidabile per una massima resistenza alla corrosione.

 

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Il settore industriali è ampio di strumenti che risultano fondamentali all’interno di quelle che sono le catene di produzione e processi di lavorazione. Molti di questi sono sconosciuti ai più, essendo di pertinenza prettamente tecnica di dipendenti ed addetti ai lavori. Ma in realtà capire quali sono questi elementi nevralgici della catena industriale, e come essi operano, è essenziale oltre che per pro scopo informativo anche per comprendere quanto sviluppo, competenze tecniche e meccaniche ci siano dietro la grande area dell’industria. Nella fattispecie in questa circostanza concentreremo l’attenzione sui motori industriali, gli estrattori e le varie tipologie di entrambi questi strumenti cardine del settore in questione.

Tipologie che puoi trovare nel catalogo dei nostri prodotti all’interno del sito.

Tipologie di motori industriali

Diamo il là a questo approfondimento sul settore industriale ed in particolare sui motori industriali muovendo dalle tipologie attualmente utilizzate. Innanzitutto occorre fare una prima distinzione tra motori elettrici a corrente alternata e corrente continua. Poi da qui vi sarebbe una seconda distinzione da fare tra quelli precedentemente menzionati ed i passo-passo.

Motori a corrente alternata

Partendo dai motori a corrente alternata conosciuti anche come alternatori, questi vengono appunto alimentati ed azionati da un flusso di corrente non costante. Essi i basano su di una struttura che impernia la propria essenza su due elementi: lo statore ed il rotore. Il primo costituisce la base, la parte fissa, mentre il secondo è una sorta di sovrastruttura metallica rotante. Questi due elementi entrando in contatto tra di loro per l’intermediazione di un campo magnetico alimentano il motore. La suddetta tipologia di motore industriale viene solitamente impiegata per il funzionamento di lavatrici industriali, macchine da cucire ed elettrodomestici di vario genere.

Motori a corrente continua

A dispetto dalla tipologia precedente questa chiama in causa la corrente continua appunto, dunque una costante di flusso e non un processo alternato. Per questo tipo di macchina esiste poi una differenza tra motore a spazzole e senza. La differenza sostanziale è nell’installazione degli avvolgimenti: nel caso dei motori a spazzole è sul rotore; in quelli brushless invece sullo statore. La presenza o meno di queste lamelle di rame influisce poi sull’alimentazione di questo genere di motori proprio perché vi è un contatto tra le lamelle. Mentre nei motori a corrente alternata il campo di applicazione era quello degli elettrodomestici, lavatrici, macchine da cucire e cosi via, nel caso di quelli a ciclo continuo ci spostiamo nel settore dell’automotive, sanitario-medicale, vendita automatica e videosorveglianza.

Motori passo-passo

Terza e ultima tipologia di motore industriale è quella concernente i motori passo-passo, che possono essere unipolari o bipolari. Nel primo caso l’alimentazione negli avvolgimenti procede in una stessa direzione, per l’appunto unica; nel secondo, invece, essa si direziona in ambo i versi. Il grado di angolo poi distingue vari modelli di questa tipologia di motore: da quelli a magneti permanenti con angolo a 90% a quelli ad angolo giro. Il campo di applicazione qui è la robotica, i servomeccanismi o ancora i telescopi: insomma tutti quegli strumenti che per la loro funzione hanno bisogno di una estrema velocità di rotazione e di spostamento angolare.

Funzionamento motori elettrici industriali

In parte abbiamo già toccato questa tematica nella distinzione tra i diversi tipi di motore industriale, con quelli a ciclo continuo ed alternato. Infatti a questo proposito abbiamo evidenziato la differente alimentazione di cui dispongono i due motori, che a loro volta differiscono poi da quelli passo-passo. Insomma a seconda della variazione di energia varia anche il prodotto finale e di conseguenza il suo funzionamento. Esso talvolta coinvolge il campo magnetico, talaltra le spazzole o ancora la rotazione d’angolo. Una pluralità di meccanismi dove ciascuno ha una propria specificità e rimanda ad un campo di applicazione diverso. Nel caso dei motori a corrente alternata la tensione può arrivare anche a migliaia di volt e grazie all’impiego di statore e rotore genera questo indotto energetico. Nei motori a ciclo continuo invece come detto sono le spazzole (lamelle di rame) ad occupare un ruolo rilevante, poiché mediante il loro contatto gestiscono il flusso di rotore e statore (e da qui i brushless o a spazzole). Infine i passo-passo che vertono sugli impulsi elettrici degli avvolgimenti. Sono questi ultimi a veicolare l’energia indotta nel motore e a diversificarne la portata d’azione: che si distingue in angoli di rotazione e spostamento d’asse.

Funzionamento estrattori industriali

In ultima istanza focalizziamo l’attenzione sugli estrattori d’aria industriali, parimenti importanti ai motori sopra analizzati. Infatti questi macchinari consentono il ricambio d’aria all’interno delle industrie, che specie quando in contatto con agenti chimici, necessitano di un certo status di condizioni ambientali. Al fine di preservare non solo le condizioni ambientali per la lavorazione di prodotti chimici e similari, ma anche la salute dei dipendenti, ecco dunque che gli estrattori ricoprono una funzione centrale. Essi si basano su delle enormi ventole che appunto aspirano l’aria dall’ambiente interessato per veicolarla verso l’esterno. A seconda della potenza del motore che li alimenta, questi macchinari riescono a muovere una quantità in metri cubi di aria sempre maggiore. Operando mediante il principio di conversione naturale, dunque, l’estrattore d’aria è in grado di rimuovere fumi, polveri, agenti chimici dall’ambiente rendendolo salubre e migliorandone le condizioni d’uso. Ne esistono vari tipi: da quelli a muro a quelli montati sui tetti dei capannoni industriali. I primi sono più da interni, e vengono collocati nelle aree nevralgiche di accumulo fumi e sostanze tossiche di un’industria. I secondi, invece, sono posizionati all’esterno, anche per via delle dimensioni ingenti, e migliorano il flusso d’aria preservando le proprie condizioni di lavoro. Infatti non sono soggetti a corrosione da agenti esterni o manutenzione particolare per via dei loro rivestimenti e materiali all’avanguardia. I migliori estrattori sono quelli che riescono ad assolvere al compito di ricambio d’aria mantenendo un certo comfort termico. Quindi una duplica caratteristica che ci consente di capire al volo quali siano i modelli migliori su cui puntare.

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A rispondere è Andrea Rocco, Amministratore Unico di Meridiana Aspiratori.

 

“La ricerca di uno standard qualitativo sempre più elevato, è l’obiettivo principale di ogni nostra soluzione tecnologica,” –ha dichiarato Andrea Rocco Amministratore di Meridiana Aspiratori– “forti del nostro passato e proiettati verso il futuro, affrontiamo con costante e rinnovato vigore il mercato dinamico in cui operiamo, pronti a garantire, ai nostri Clienti, un servizio sempre in crescita, avendo come priorità un rapporto sempre più diretto con i nostri fornitori.” La nostra azienda – ha continuato Andrea Rocco-  lavora in regime di qualità secondo i più elevati standard europei. Il nostro Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001, impone il controllo completo sull’assemblaggio dei prodotti da noi commercializzati, assicurando la funzionalità e la piena efficienza operativa. Le competenze e il nostro know-how sono le principali risorse che possediamo, ai nostri Clienti non forniamo solo prodotti, ma anche consulenza, servizi ingegneristici e supporto ai progetti. Allargare i nostri orizzonti, gestendo le complessità con un approccio non convenzionale, ci consente di intraprendere percorsi sempre più innovativi per nuove soluzioni tecnologiche e nuove opportunità di investimento inesplorate. E ’quello che facciamo ogni giorno, – ha concluso Andrea Rocco convinti che le sfide di domani passino attraverso la cultura dell’innovazione.

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LEADER NELLA PRODUZIONE DI MOTORI ELETTRICI, WEG E’ IL NUOVO BRAND DI CUI SIAMO RIVENDITORI.

Siamo lieti di annunciare la recente partnership tra la nostra Azienda e la società WEG, leader nella produzione dei motori elettrici. Questa collaborazione rappresenta la conferma del nostro impegno costante nell’offrire soluzioni sempre più avanzate e sostenibili ai nostri Clienti.

 

 

La forza di WEG, nel settore dei motori elettrici, è un complemento perfetto alla nostra visione di innovazione e sostenibilità. Questa partnership ci consente di fornire, ai nostri Clienti, accesso a tecnologie all’avanguardia e di contribuire ad un’ottimizzazione energetica con obiettivi sempre più green.

Crediamo che collaborare con WEG ci posizionerà strategicamente per affrontare le sfide future e capitalizzare sulle opportunità emergenti nel mercato dei motori elettrici. La nostra visione comune per l’innovazione ci guiderà nella creazione di soluzioni all’avanguardia creando valore duraturo per i nostri Clienti ed il settore in cui operiamo.

Guardiamo con grande entusiasmo al futuro collaborativo con WEG, sicuri che insieme contribuiremo, in modo significativo, al successo e all’evoluzione dei sistemi di ventilazione e di aspirazione industriale. Siamo pronti a superare ogni sfida, dove l’innovazione e la sostenibilità rappresentano da sempre i pilastri fondamentali del nostro successo.

 

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Nel complesso settore industriale esistono varie tipologie di macchinari e strumentazioni utili alla produzione e lavorazione di materiali e non solo. Un esempio riguarda le aziende che hanno a che fare con i prodotti chimici, dove una componente fondamentale risulta essere l’aspirazione e tutti i vari prodotti annessi. Essa consente infatti la fuoriuscita dei fumi e delle scorie durante i processi di lavorazione all’esterno. Una salubrità dell’aria che non solo è importante ai fini del corretto sviluppo dei processi produttivi, ma anche per la tutela della salute di dipendenti ed operai di una data industria o azienda. Andiamo ad esaminare in tal senso gli aspiratori industriali quali elementi utili allo scopo di cui sopra, con un focus specifico su cosa sono, in cosa consistono le diverse tipologie come quelle per trucioli o per polveri; o ancora come comportarsi con i filtri e i modelli portatili di aspirazione. Un’analisi a 360 gradi di quelli che sono sempre più degli elementi indispensabili nella produzione industriale. Senza aspirazione non ci sarebbe conservazione delle condizioni propedeutiche ai processi produttivi di molti campi d’azione.

Aspiratori industriali per polveri: cosa sono?

Come evidenziato in premessa nel vasto campo dell’industria esistono tanti strumenti di lavorazione e conservazione di determinate condizioni ambientali. Gli aspiratori industriali si suddividono in categorie, e tra queste vi sono anche quelli per polveri. Stiamo parlando di quelle polveri sottili che vengono fuori dai processi produttivi quando si ha a che fare con composti chimici. Scorie che devono necessariamente essere aspirate non solo per una questione di resa finale del prodotto ma anche per tutelare la salute di operai e addetti ai lavori. Quindi l’aspirazione avviene per condurre dall’interno della struttura verso l’esterno fumi e polveri del genere. Ve ne sono alcuni multiuso, altri specifici proprio per le polveri: comunque sia in ambo le circostanze l’utilità di macchinari simili è essenziale.

Cosa sono gli aspiratori industriali per fumi?

Al pari degli aspiratori per polveri anche quelli per fumi sono importanti per preservare le condizioni di lavoro. In un’industria infatti ci sono moltissime azioni corrosive, che deteriorano materiali e oggetti con i quali si intraprende un discorso di lavorazione. I fumi chimici sono tra quelli maggiormente dannosi, e nocivi alla salute degli operai. Quindi nel caso di questi aspiratori vi sono dei filtri e dei meccanismi interni allo strumento in questione che dotato di un potente motore risucchia e ripulisce aria, fumi e polveri. Tutto viene portato verso l’esterno per rendere il più salubre e inalterata possibile l’aria.

In cosa consistono gli aspiratori industriali per trucioli?

I trucioli rappresentano una ulteriore forma di scorie derivante dai processi produttivi industriali: ciò insieme ai fumi e alle polveri. In questo caso però si tratta di piccoli pezzi o lamine di materiali, risultanti come eccesso da eliminare. Questo eccesso viene anche qui aspirato dai mezzi citati, che non hanno bisogno di filtrare ma solo ed unicamente di aspirare. Quindi funzioni differenti a seconda dei casi, e quindi delle scorie chiamate in causa. Ottimi in tali circostanze è l’aspiratore multiuso, che rimuove liquidi, fumi e altri materiali fino ad ora menzionati.

Come comportarsi con i filtri per aspiratori industriali?

Detto delle varie tipologie di aspirazione viste fino ad ora, passiamo in questo paragrafo ad analizzare i filtri degli aspiratori industriali. Un elemento centrale nella funzione che questo macchinario ricopre all’interno della pulizia di un ambiente di lavoro come quello aziendale sopra indicato. Specie quando si tratta di settori chimici, farmacologici e similari, dove la gran parte dei componenti e di natura nociva per l’uomo, il filtraggio diventa fondamentale. La stessa pulizia del filtro è altresì essenziale. Infatti qualora la pratica di pulizia e manutenzione del dispositivo aspirante non viene fatta con costanza si possono verificare malfunzionamenti dello stesso. Quindi minimizzare le zone di rischio in presenza di polveri combustibili, eliminare la contaminazione, e tutelare la salute degli operai sono tre parametri concatenati che agiscono l’uno sull’altro. Un contesto in cui è pedina determinante l’aspirazione.

Come scegliere degli ottimi aspiratori industriali?

Innanzitutto, per scegliere degli ottimi aspiratori industriali bisogna andare a fondo nelle dimensioni e in un ottimo mix di quantità e qualità. Infatti molto spesso bisogna agire in zone di rimozione di scorie davvero ridotte, motivo per il qual avere a disposizione un aspiratore preciso è fondamentale. Non che le dimensioni standard siano cosi invasive, ma sia chiaro che quelli personalizzati, come i prodotti proposti sul nostro sito, si prestano maggiormente all’uso in contesti vari industriali. Vi sono diversi marchi di calibro a produrre ventilatori simili, che siano centrifughi o assiali, dotati di materiali in rame, zinco e non solo davvero resistenti e facili da pulire o in caso di manutenzione da riparare oppure nel caso servissero nuovi accessori che puoi trovare sul nostro sito. Inoltre, gli aspiratori che proponiamo anche facili da trasportare, il che non guasta, specie poi quando le aree da coprire sono ampie come nel caso delle strutture aziendali di produzione chimica per fare un esempio. Locali giganti e maestosi dove il lavoro di aspirazione e rimozione di scorie è davvero notevole, e necessita di apparecchiature all’avanguardia come quelle in questione. Un altro aspetto importante è la potenza del motorino interno, che ovviamente dovrà essere commisurato all’ampiezza dell’area da aspirare. Tuttavia, con un prodotto ottimale, si ha la garanzia assoluta di una resa ottimale, e soprattutto di una longevità della strumentazione nel tempo. Aspetto questo da non ignorare o sottovalutare, poiché talvolta riparare o dover ricorrere ad una manutenzione continua può rallentare il lavoro e risultare seccante. Quindi resistenza, potenza, efficienza e qualità sono le parole chiave quando si parla di aspiratori industriali. Riepilogando, l’aspirazione favorisce la corretta lavorazione e produzione di qualsivoglia settore. Per tanto si predispone come elemento propedeutico al campo citato. L’assenza di strumenti simili sarebbe nociva e avrebbe una ricaduta non solo sulla tutela della salute degli addetti alle lavorazioni industriali, ma anche sulla resa finale di un dato prodotto.

 

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Nell’ambito del settore industriale esistono diversi elementi e strumenti di produzione, ma anche di conversione e conservazione climatiche e di lavorazione. Proprio in ottica di tecnologia e processi industriali si colloca l’analisi dell’oggetto principale di focus in questione: il convertitore di frequenza. Un anello imprescindibile nella catena industriale per la produzione e per lo sviluppo di determinati settori. Cerchiamo di carpirne le caratteristiche principali, a cosa serve, i modelli di convertitore trifase, e le finalità. Una rassegna ampia che esplora in ogni parte il convertitore di frequenza industriale quale strumento di spiccata importanza e valore.

 

 

Convertitore di frequenza industriale informazioni utili

A cosa serve un convertitore di frequenza?

Partiamo nella disamina del convertitore di frequenza industriale dallo scopo principe di questo strumento. Quindi rispondiamo alla domanda “a cosa serve un convertitore di frequenza”. La risposta è presto data: questo elemento serve a trasformare segnali meccanici o elettrici di ingresso in segnali di altro tipo in uscita. La finalità ultima è quella di rendere intellegibile e leggibile il segnale, ciò per il controllo macchina e la acquisizione di dati. Quindi una sorta di intermezzo comunicativo per l’interazione uomo – macchina che è utilissimo nei processi industriai di qualsivoglia genere e settore. La tensione alternata viene così gestita dall’utente proprio grazie all’intervento del convertitore. Una tensione alternata che viene mutata in variabile sul piano di un discorso più generale che concerne l’ampiezza. La rete elettrica di base infatti non riesce a regolare la tensione in uscita, che dunque deve essere gestita per mezzo di un trasformatore come quello descritto. Esso può essere usato per variare la velocità di un motore da zero a nominale senza problematiche di sorta o interruzioni. Un fattore chiave nell’ambito di interesse poiché accorcia le tempistiche di lavorazione che altrimenti sarebbero piuttosto lunghe. In questo modo gli operai del settore che si interfacciano a queste dinamiche industriali hanno la possibilità di adattare la tecnica di controllo alle condizioni del momento. In ultimo, ma non meno importante la direzione e gestione della rotazione: anch’essa è settabile mediante convertitore, che riesce anche in questo compito. I motori trifase soprattutto necessitano di un controllo di direzione di rotazione in conseguenza della loro elevata capacità di lavorazione.

Cosa sono i convertitori di frequenza trifase?

Nell’ambito dei convertitori di frequenza notiamo poi alcuni modelli specifici come quelli trifase, dotati di un motore di portata maggiore. Oltre infatti ai più noti inverter quali quelli di controllo di corrente e tensione, abbiamo anche il modello trifase appunto. Essi divergono dai tradizionali format per la più articolata ed efficace capacità di conversione di segnale. Skill sicuramente all’avanguardia che vengono impiegati in circostanze di lavorazione che richiedono una elevata dote di processo e trasformazione. Quindi in parole povere il trifase rispetto agli altri modelli ha dalla sua la peculiarità di convertire segnali di ingresso ed uscita con una rapidità e portata più ampia.

Cosa sono i convertitori di frequenza statici?

Altra distinzione importante da fare quando si parla di convertitore elettrici e di frequenza è quella tra modelli statici e dinamici. Nella fattispecie dei convertitori statici essi sono in grado di trasformare la corrente alternata in continua e viceversa per un flusso che quindi viene gestito in maniera ottimale grazie ad uno strumento simile. Una fase di impostazione preliminare del flusso che altrimenti non sarebbe settabile in mancanza di un convertitore come quello citato. Differente è il discorso che riguarda il dinamico, un modello che interessa un’altra tipologia di trasformazione.

Quali caratteristiche devono avere i convertitori di frequenza industriali?

Esaminiamo ora quelle che devono essere le caratteristiche principali dei convertitori di frequenza. Tra queste troviamo innanzitutto una compattezza delle dimensioni e dei materiali di costruzione. Un aspetto non di poco conto poiché oltre la funzionalità del suddetto strumento industriale è essenziale anche la sua predisposizione in termine di installazione ed inserimento pratico. Poi abbiamo un’alta velocità di regolazione, altrettanto importante al pari delle dimensioni. Tecnologia all’avanguardia e massima affidabilità le altre due componenti costitutive che rendono un convertitore uno strumento di eccellenza e valore estremo. Il tutto al fine di rendere questo trasformatore di corrente elettrica in uno dei mezzi maggiormente efficaci quando si parla di processi elettromeccanici.

Che tecnologia usano i convertitori di frequenza industriale

Come evidenziato nel paragrafo precedente in cui abbiamo sviscerato quelle che devono essere le caratteristiche peculiari di un convertitore, la tecnologia di cui è dotato rientra sicuramente tra le componenti indispensabili. Essa deve essere di moderno sviluppo, e dunque all’avanguardia per supportare tutte le funzioni e skill del prodotto industriale in questione. Un convertitore di frequenza come detto può avere diverse finalità e caratterizzazioni in virtù delle quali ha in dotazione una tecnologia ogni volta diversificata. Più il processo di trasformazione è articolato maggiore saranno le capacità e numero di procedimenti richiesti al trasformatore suddetto. Da corrente continua in alternata, come nel caso degli statici, o in caso di flusso se si tratta di quelli dinamici; indipendentemente dalle specifiche del processo industriale la tecnologia è elemento costitutivo principe. Quella inverter rientra sicuramente tra le migliori possibili per una trasformazione elettromeccanica efficiente. Sia che la collocazione interessi un quadro elettrico che un montaggio a parete la tecnologia del convertitore resta sul medesimo standard qualitativo. Medesima cosa dicasi per il montaggio decentralizzato, che differisce a sua volta dai due prima menzionati. Insomma nel caso della tecnologia di un convertitore non va ad incidere più di tanto l’una o l’altra caratteristica descritta, quanto piuttosto la finalità. Per ogni tipo di macchina o impianto esiste un modello che sia affine ed allo stesso tempo versatile sul piano funzionale. L’industria di questi componenti è davvero specializzata per tanto riesce a migliorare lo sviluppo di anno in anno dei convertitori. Specie poi la categoria tecnologica è quella che riesce più di tutte a fare passi in avanti continui e costanti nel tempo permettendo così la produzione e messa in commercio di strumenti simili ogni volta più performanti.

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